Un anno di blog: uno sguardo all’indietro

Un anno di blog: uno sguardo all’indietro

Luglio 2018: apriva i battenti uno spazio “virtuale” nuovo, un luogo in cui ospitare riflessioni e racconti attorno a un modo diverso di vivere l’insegnamento-apprendimento dell’italiano in alcune scuole di Italia e di costruire con gli studenti competenze di lettura e di scrittura per la vita.
I mesi precedenti avevano visto un fermento progettuale per ragionare su finalità, struttura, scelte grafiche, contenuti fissi e articolazione del blog. Un lavoro – già nelle premesse – un po’ in presenza e molto a distanza che via via ha preso forma, poi corpo, infine identità pubblica con il lancio che lo ha immerso finalmente nel mare del web, all’attenzione della comunità di docenti del gruppo fb ma anche di altri vari visitatori curiosi o interessati. Jenny Poletti Riz – con già all’attivo un cospicuo numero di ristampe del suo Scrittori si diventaaccompagnava questo nostro sito invitando a gustarlo, come piatto ancora fumante appena sfornato.

Mese dopo mese, abbiamo cercato di mantenerne intatta la fragranza, dando vita a una coralità di voci che ha alternato ad interventi tematici a scansione mensile pezzi più liberi, capaci di farci entrare in classe ad osservare una collega o un collega all’opera.

I due mesi estivi di luglio e di agosto scorsi, più ricchi di articoli dato il recente lancio, ci sono serviti per parlare di come si prepara il laboratorio di lettura e scrittura. Si è poi proseguito con una cadenza settimanale (4 articoli al mese anticipati dal sommario redazionale), a scandire vari aspetti dell’approccio del Writing and Reading Workshop: le minilesson, la poesia, l’autobiografia, i classici, le consulenze, la valutazione, la fiction, la non fiction, tirar le fila per studenti e docenti. Ma non sono certo esauriti qui gli argomenti dei nostri articoli: tag e categorie ci hanno consentito di costruire via via vere e proprie rubriche o sottosezioni dedicate a libri utilizzati in classe, a generi letterari, a testi dei maestri americani e a tanti altri argomenti.

Un po’ di numeri dopo solo 12 mesi? 20 autori stabili in contatto costante più vari autori ospiti, 75 articoli pubblicati, 22 pagine fisse, 4 teachers in redazione, ma soprattutto circa 100100 visite ad oggi: una cifra che, a guardarla bene, fa girare la testa e ci gratifica del lavoro fatto. Ma ci rende orgogliosi soprattutto pensare che un po’ del frutto del nostro lavoro di docenti e “studiosi” travalica le mura delle nostre aule e arriva a toccare qualche banco in più, chissà dove lungo lo Stivale, attraverso la mediazione didattica, la rielaborazione e la pratica riflessiva dei colleghi che hanno letto, studiato, manipolato, progettato, sperimentato analoghi percorsi nelle loro classi.

Dopo un anno di esperienza – riguardando indietro e ripensando a quella stagione progettuale alla luce di quanto possiamo leggere oggi – mi sento di poter affermare che gli obiettivi posti sono stati raggiunti: disseminare il WRW e la pedagogia che vi sta dietro verso chi ha a cuore per vari motivi la lettura e la scrittura; documentare e raccontare buone pratiche didattiche ed esperienze verificate con gli studenti e rientranti in una cornice metodologica ben precisa; supportare il lavoro di chi – a vari step e con passo diverso – ha intrapreso questo approccio didattico esigente ma appagante; offrire un se pur piccolo contributo alla riflessione sulla didattica per competenze e l’apprendimento per la vita a partire da esperienze concrete e non estemporanee.

Guardare questo progetto con la distanza di chi cerca di cogliere l’insieme dai particolari luminosi e dettagliati mi pone di fronte, direi, a una bella foto di gruppo: il fotogramma di una scuola bella e buona, virtuosa più che virtuale, che costruisce insieme e si confronta, senza proclami ma guardando sorridente gli occhi degli studenti che gli sono affidati.
Mentre dunque siamo alle prese con la programmazione degli articoli del prossimo anno, vi invitiamo a compiere un viaggio ancora – con la mappa che preferite -, nelle nostre classi, mentre il silenzio tanto fragile finalmente regna sovrano e il caldo viene assorbito per attutire il rigore dell’inverno. Stay tuned.

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