PRIMO SECONDO TERZO: INSIEME PER INTERPRETARE, INSIEME PER VINCERE – 2° parte
Nella prima parte dell’articolo ci siamo tuffati nella storia, raccontata dalle tre voci degli atleti sul podio. Appare interessante, in tutto il volume “Noi siamo tempesta”, la scelta di inserire la parte espositiva che offre le informazioni di contesto solo al termine di ogni narrazione.
Insieme agli studenti ci soffermeremo su questa decisione e chiederemo loro, dopo aver riletto almeno una seconda volta la pagina finale, di esporre le loro ipotesi sulle motivazioni sottese. Potremo anche domandarci insieme: “Come sarebbe cambiato il nostro approccio alla lettura se avessimo seguito l’ordine inverso?”. Possiamo ascoltare le opinioni di chi conosceva già l’episodio della premiazione e anche degli studenti che invece ne erano all’oscuro.
Poi potremmo proporre uno spunto adatto ad un confronto a coppie nella modalità “Girati e parla” oppure ad una breve conversazione a piccolo gruppo o isola sulla tipologia testuale, ponendo una domanda per nulla banale in questo caso e cioè “Si tratta di un testo informativo oppure di un testo argomentativo a vostro parere?”. Naturalmente potremo proporre questo confronto solo se i nostri studenti sono già in possesso delle preconoscenze necessarie, altrimenti potremo modificare il linguaggio, optando per una riflessione meno specifica (ad esempio con una domanda come: “A quale scopo è stato scritto questo testo a vostro parere? Per informare? Per convincere o esporre un’opinione?”). Come sempre inviteremo i nostri lettori e le nostre lettrici a trovare le prove nel testo.
Per sostenerli in modo più mirato, soprattutto se si tratta di lettori che ancora non hanno affrontato il testo argomentativo, probabilmente potremo aiutarli con la strategia “Fatti o opinioni?”.
Fatti o opinioni? |
Teaching point Distinguere tra fatti e opinioni aiuta a comprendere meglio il testo e le intenzioni dell‘autore: oggi vi insegnerò una strategia per riuscire in questa impresa non sempre facile. |
Istruzione esplicita Vediamo prima cosa sono i fatti e cosa sono le opinioni: i fatti sono eventi reali e verificabili, mentre le opinioni sono punti di vista personali. Esempio di fatto: “La Terra ruota intorno al Sole.” Esempio di opinione: “Penso che il cielo al tramonto sia bellissimo.” (le opinioni più facilmente riconoscibili sono infatti introdotte da verbi come “pensare, ritenere, credere”, ecc.)
Riconoscere fatti da opinioni ci aiuta a diventare lettori e cittadini critici e ad evitare manipolazioni attraverso le parole. |
La parte di coinvolgimento attivo potrebbe essere svolta in maniera collettiva su un altro testo, per poi tornare alla nostra pagina. Si potrebbe utilizzare anche una tabella simile a questa per schematizzare meglio:
Frase o passaggio esaminato (ricopiare) |
Si tratta di un fatto: l’ho capito perché… |
Si tratta di un’opinione: l’ho capito perché… |
Il passo successivo potrebbe essere quello di identificare anche i valori di chi scrive, che si possono intuire già da questo breve testo. Vediamo una strategia che ci può aiutare.
I valori di chi scrive |
Teaching point Oggi impareremo alcune strategie per identificare i punti del testo che stanno più a cuore all’autore/autrice e a dedurne i valori che emergono, per poi valutare se e quanto corrispondono ai nostri. |
Istruzione esplicita Mentre leggiamo, dedichiamo particolare attenzione ai passi in cui:
Quando troviamo una parte che rivela una particolare attenzione di chi l’ha scritta, soffermiamoci a rileggerla per notare cosa ha fatto l’autore e poi perché l’ha fatto. Ci possono essere molte ragioni: a volte l’autore vuole far trasparire ammirazione, far nascere emozioni, ispirare il lettore e muoverlo all’azione, trasmettere indignazione o far sorgere scetticismo. La lista è lunga, ma è probabile che l’autore voglia convincerci di qualcosa. In linea di massima si tratta di qualcosa a cui l’autore tiene molto. Ma questo non deve per forza significare che sia lo stesso per noi. Quindi il passo successivo sarà quello di ritornare su queste parti, chiederci cosa fa emergere lo scrittore, quali aspetti o valori in cui crede e domandarci se siamo d’accordo del tutto, solo in parte o per nulla. |
Coinvolgimento attivo Ora provate voi ad analizzare almeno una parte del testo. Frase o passaggio esaminato (ricopiare) Quali segnali mi indicano che è una parte importante, che sta a cuore all’autore? L’autore secondo me crede che… Da parte mia io… |
Naturalmente la strategia sui valori di chi scrive può fornire nuova linfa per altre conversazioni interpretative. Più in generale questa storia e tutte le storie della preziosa raccolta hanno in sé la potenzialità di trasformarsi in trampolini di lancio: possiamo trovare molti spunti per proseguire, approfondire l’argomento o il tema più ampio proponendo nuove letture e confronti a piccolo gruppo o a classe intera.
Personalmente nel caso di “Primo secondo terzo”, ho deciso di mostrare subito dopo la lettura queste due fotografie: la prima è quella famosissima che rappresenta il momento culminante della vicenda, la seconda, meno nota, ritrae i due amici Tommie e John che portano il feretro al funerale di Peter, tanti anni dopo (fonte).
Dopo averle osservate con attenzione, anche grazie alla routine di pensiero “See, think, wonder”, cioè “Osserva, rifletti e poniti domande” potremmo invitare i ragazzi a tornare alla storia domandandosi: “In che modo questa fotografia illumina, cambia o conferma i miei pensieri e le mie interpretazioni sulla vicenda, sul suo significato più profondo, e sui personaggi?”.
Così come la fotografia può illuminare di nuovi significati la storia, quest’ultima riesce a far luccicare ancora di più un accadimento che brilla di per sé per le qualità che dimostrano i suoi protagonisti, per il legame che si crea tra loro, imprevedibile e indissolubile, al di là di ogni stereotipo e pregiudizio.
Così in chiusura, non mi resta che ringraziare ancora Michela Murgia per questa raccolta e per tutto ciò che ci ha lasciato. Forse il modo migliore per mostrarle la nostra gratitudine resta quello di farla brillare nelle nostre classi leggendo, comprendendo, emozionandoci, riflettendo tutti insieme, senza primi, secondi o terzi classificati, come avrebbe voluto lei.
Bibliografia
Michela Murgia, Noi siamo tempesta, Salani Editore, 2019.
Jennifer Serravallo, The Reading Strategies Book, Heinemann, 2015.
Ron Ritchhart – Mark Church – Karin Morrison, Making Thinking Visible, Jossey-Bass, 2011.
Elisabetta Mughini e Silvia Panzavolta (a cura di), MLTV. Making Learning and Thinking Visible, Rendere visibili pensiero e apprendimento, Carocci editore, 2020.
Insegnante appassionata e bibliofila esagerata, internet dipendente, ha scovato per caso tanti anni fa il libro che ha cambiato per sempre la sua vita, da allora denominato La Bibbia (“In the middle” di Nancie Atwell). Da allora ha studiato e sperimentato il Writing and Reading Workshop entusiasmandosi e parlandone con chiunque capitasse a tiro. Ha poi capito che poteva farlo anche per lavoro ed è diventata formatrice e in seguito ha scritto per Erickson un manuale in cui racconta la sua storia di insegnante-scrittrice. Con incredibile fortuna ha trovato nel suo cammino tante colleghe diventate amiche con cui ha fondato prima un gruppo Facebook e poi una comunità, quella che si esprime proprio qui in modo corale.