Micro – Macro -Meso: i livelli del setting – Serravallo’s Summer Reading Camp 2019

Micro – Macro -Meso: i livelli del setting – Serravallo’s Summer Reading Camp 2019

Serravallo’s Summer Reading Camp 2019
Giorno 2

Comprendere l’ambientazione: il tono e l’impatto sui personaggiSstrategia 5.28 dal Reading Strategies Book con un assaggio della strategia TI.27 da Comprensione Completa: la fiction. Per altre informazioni sull’ambientazione vedere anche Understanding Texts and Readers
Strategia 5.8 di The Reading Strategies Book “Micro-Meso-Macro ambientazioni: i livelli del setting

https://www.facebook.com/jennifer.serravallo/videos/10157389317268917/?filter=784020662000103

Ciao a tutti e Bentornati al nostro Reading Camp ! 

Riprendiamo con due parole sull’attività di ieri che spero abbiate trovato utile. 

Ho letto i vostri commenti e ho notato come siamo diversi; come mi aspettavo, ho letto che  qualcuno ha detto che per leggere preferisce la tranquillità, nessuna musica, altri amano leggere con la musica ma dev’essere classica, alcuni con il rumore in sottofondo, altri no,  qualcun altro invece non ci fa caso perché riesce a leggere in qualsiasi situazione.

Anche per la lunghezza, alcuni amano leggere molto, altri preferiscono portarsi dietro il libro e leggerlo a spizzichi durante il giorno, cinque minuti qui, cinque minuti là.

 

Nei commenti qualcuno si chiede se ci sia una differenza tra leggere con gli occhi o leggere con le orecchie, ascoltando gli audio libri.

Qualcuno pensa che la modalità di lettura dipenda dal genere del libro, per esempio qualcuno ha scritto che quando legge la fiction deve farlo in un modo, la non fiction in un altro modo. 

Per quando riguarda la “seduta”, per alcuni deve essere una sedia dura, per altri la sedia della scrivania, per altri la sedia della cucina, qualcuno legge a letto, altri a letto si addormentano, ognuno ha scritto la posizione più confortevole per la lettura.

Un’altra cosa da sottolineare: qualcuno deve avere una penna in mano quando legge per poter annotare, altri non nominano neppure il loro bisogno di scrivere quando leggono.

Spero che voi possiate provare a sperimentare dove leggete meglio e incoraggiare gli studenti a farlo, creare le condizioni in classe, se avete la possibilità di offrire diversi tipi di “seduta”, diverse luci, se qualcuno non vuole rumore, può mettere le cuffiette, altri preferiscono creare una barriera attorno per isolarsi.

Spero che possiate tenere una conversazione con i bambini su quali condizioni voi state creando per leggere in classe, così che possano creare le stesse condizioni anche fuori da scuola per poter portare a casa il libro e continuare a leggere.

Mi auguro che possiate rileggere con calma i commenti e vedere quali sono le implicazioni per voi e per la vostra classe.

 

Prima di cominciare la lezione di oggi vi voglio consigliare questo libro: “Reader, come home” (trad. “Lettore, vieni a casa” – il cervello che legge in un mondo digitale). L’autrice è Marianne Wolf, lei si occupa di neuroscienze, studia il cervello umano, come impariamo a leggere e cosa succede nel nostro cervello quando leggiamo. Credo che sia un libro interessante legato anche alla lezione di ieri e a quello che diremo oggi perchè lei parla di come profondità, lentezza e attenzione, lo stare nella reading zone di cui abbiamo parlato ieri, contribuiscano alla comprensione, mentre nel nostro contesto, le distrazioni dei media e del digitale allontanano il lettore dal leggere per sviluppare la comprensione, in modo profondo, attento e riflessivo. 

Credo che questo libro sia una chiave di lettura per la società di oggi, è una lettura non-fiction interessante.

 

Oggi parleremo di comprensione, comprensione profonda, vi darò qualche strategia per  la comprensione dei livelli più profondi di un libro. 

Parleremo del Setting (Ambientazione), credo che il luogo e il tempo in cui un racconto si svolge siano costruiti molto attentamente dall’autore e abbiano delle implicazioni sui personaggi importanti, sugli stati d’animo del lettore e su quelli del personaggio. 

 

Non so quale libro voi stiate leggendo, ho l’impressione che oggi il lavoro sia utile per voi, impareremo una cosa che funziona con i libri per il Middle Grade (scuola media) ma anche per libri più difficili. 

Vi leggo quello che ho scritto nel libro “Understanding Texts & Readers”, all’inizio del livello S

iniziamo a vedere se ci sono dei setting non familiari e di come:

  • “il setting ha un impatto sulla trama, sui personaggi; il setting comunica l’umore e il tono nel corso della scena.”

Nel libro è schematizzato, alla pagina di “Plot and Setting”, vediamo la linea con la progressione delle abilità, dalla J alla W.  Andiamo nell’ultima riga in fondo, dove c’è scritto setting, dal livello S in avanti, cerchiamo livello S :

  • “essere in grado di descrivere il tempo e il luogo e di capire il significato del setting o gli stati d’animo e l’ impatto significativo sul personaggio” 

andiamo livello W (per libri più difficili):

  • “capire i significati complessi del setting, gli stati d’animo o la simbologia e i suoi effetti sui personaggi”.

 

Oppure potete combinare più strategie e utilizzare il libro “Reading Strategies” dove  vediamo la Strategia 5.28 (pag. 161). 

“Sistemi di Micro-/Meso-/Macro Environment : Livelli di Setting (Ambientazione)”, l’idea viene da “Teaching Literary Elements”di Smith and Wilhelm.

 

Oppure trovate indicazioni nell’altro libro “Complete Comprehension Teach – fiction” , è la strategia sul “Thinking beyond Setting, : il luogo, gli stati d’animo e la simbologia”.

 

Proviamo a combinare le strategie, il primo passo è quello di parlare dei Livelli di Ambientazione : Macro, Meso, Micro Environment (vedi infografica).

DOVE? e QUANDO ?  un racconto si svolge.

Pensiamo al livello molto locale (Micro) che può essere la casa, o la scuola, un luogo molto ristretto, il livello più ampio invece (Meso) può essere la comunità o la Città in cui il personaggio vive, mentre il Livello Macro è lo Stato o il periodo di tempo in cui vive. 

Tutti questi diversi livelli hanno diversi livelli di Ambientazione.

 

La domanda 1 è  per identificare i diversi DOVE e i diversi QUANDO.

 

La domanda 2 è pensare agli stati d’animo (MOOD), alle emozioni, come si sente ad essere in quel luogo anche se è casa sua, come si sente e come vi sentite voi a leggerlo. 

 

La domanda 3 è per capire l’impatto (IMPACT), quale effetto o quale cambiamento ha sul personaggio.

 

Utilizzeremo la strategia lavorando sul libro “The way to Bea” di Kat Yeh, lo stavo leggendo ieri sera a mia figlia quando ho visto un passaggio e ho pensato andasse bene per la lezione di oggi. E’ la storia di una ragazza, un po’ come la storia di Jerry Spinelli in “Stargirl”, una ragazza che non ha molti amici, le piace andare da sola nella foresta etc ed è molto amica di una bibliotecaria. 

La scena all’inizio del Capitolo 5 è una scena in cui si descrive il luogo, pensiamo all’impatto che il luogo può avere sul personaggio.

Il setting della protagonista di solito è quello della famiglia (fratello), della scuola, ora lei sta andando in biblioteca, (livello Micro).

“Mi guardai attorno, era molto diverso dalla scuola, le luci erano spente, c’era una lampada sul tavolo nell’angolo… un cartello diceva “Non cambiate le luci” … un armadietto di legno scuro,..candele in ottone…..ogni cosa attorno era calma e calda.

Così chiesi perché non avevano tutte le luci accese e la bibliotecaria rispose che così sentivano energia. Feci cenno di sì, capivo cosa voleva dire… pensavo al centro zen della 

scuola….”

 

Pensiamo agli stati d’animo, al livello, DOVE sono?  Pensiamo a QUANDO, è un giorno di scuola?

Quale stato d’animo può avere in questo luogo ? Come si sente ? 

In ogni parte del libro lei sembra ansiosa, qui sembra calma, in pace, si sente il calore, l’energia, una buona energia.

Si vede bene qual è l’impatto, in questo luogo, l’autore ha creato molto contrasto con gli altri luoghi del libro in cui la protagonista si trova.

 

Voglio farvi un altro esempio veloce con l’albo illustrato “The Other Side” di Jacqueline Woodson / E. B. Lewis.

Prendiamo il livello Micro, c’è un punto preciso nella storia in cui la bambina è a casa e la mamma le dice di stare dentro, vuole che stia dentro al sicuro, la bambina vuole uscire e giocare con i vicini, ma la mamma le dice di stare in casa, al sicuro.  

Pensiamo al setting, alla città in cui vive (si vede nelle pagine illustrate) e al giardino dietro casa, nell’immagine del giardino si vede la staccionata che la divide dai vicini che ci mostra il mondo piccolo, c’è il livello Micro, ma dobbiamo pensare anche al livello più ampio al contesto della storia (la città – il periodo storico:  la famiglia della protagonista è una famiglia di colore, i vicini di casa sono bianchi) che fa capire come la protagonista si sente, in città come a casa lei si sente separata dai suoi vicini. 

Le illustrazioni lo mettono ben in evidenza, all’inizio della storia nell’immagine della città ad esempio la rilegatura divide le due bambine, l’illustrazione si divide su 2 pagine, da una parte lei, dall’altra la vicina di casa, mentre nella pagina finale l’illustrazione è su un’unica pagina, le bambine sono insieme. Se osserviamo con attenzione, le illustrazioni ce lo fanno capire. 

Pensiamo alla differenza dello stato d’animo dei personaggi, nel giardino di casa, in città o alla fine quando sono tutti insieme.  

 

Per concludere, vi chiedo di scegliere un Setting, Micro, Meso, o Macro, un luogo, un tempo: pensate allo stato d’animo in quel luogo e all’impatto del luogo sul personaggio.

 

Grazie a Laura Bacchi per la traduzione, a Loredana Semperlotti per la versione italiana dell’infografica, a Michela Griggio e a Loredana per la revisione.

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